Sant’Ambrogio per i milanesi è un giorno importante.

E’ il giorno della Prima della Scala, dell’accensione delle luminarie natalizie, della consegna degli Ambrogini d’Oro. E’ il giorno in cui si festeggia la milanesità, tradizionalmente definita con l’abitudine di abbinare l’aggettivo “ambrosiano” a tutto ciò che riguarda la nostra città.

L’origine lontana di questo termine risale al quarto secolo, quando il 7 dicembre del 374 Ambrogio da Treviri venne eletto vescovo. Era un console, Ambrogio, e la storia della sua investitura a furor di popolo è ricca di leggende, come quella del suo rocambolesco tentativo di fuga. Eppure fu così influente da modificare non solo il nostro calendario, ma anche la liturgia, ancora oggi caratterizzata dal rito, per l’appunto, ambrosiano.

Quel santo che l’iconografia ha deciso di restituirci a cavallo dotato di staffile a caccia di eretici con la folta barba bianca era in realtà un uomo gracile, alto meno di un metro e settanta e con un volto molto particolare caratterizzato da una forte asimmetria degli occhi e dalle orecchie piuttosto pronunciate. Il suo volto, molto simile alla sua raffigurazione più antica presente nel Sacello di San Vittore all’interno della basilica di Sant’Ambrogio, è stato recentemente ricostruito grazie all’indagine medico legale di Cristina Cattaneo.

Il nome di Sant’Ambrogio è legato ad una delle basiliche più belle della storia dell’architettura, capace di accogliere in un quadriportico protetto dai rumori della città nel quale sembra di fare un salto nel tempo. Il sui aspetto attuale è certamente caratterizzato da numerose stratificazioni – dalla sua fondazione in epoca ambrosiana sino ai rifacimenti ottocenteschi e post bellici – ma ha fortunatamente mantenuto un aspetto armonico, romanico per eccellenza, caratterizzato dal nostro mattone rosso e dalla moltitudine di decorazioni in pietra usate per i capitelli e per definire con i giochi cromatici le linee dell’architettura.

Il 7 dicembre per i milanesi è anche legato alla prima della Scala, che quest’anno vedrà in scena il Boris Godunov di Musorgskij. Una serata tradizionalmente importante per tutta la città, e che quest’anno vede il ritorno della “prima diffusa” nelle piazze e nei luoghi di aggregazione.

Milano, in questa giornata speciale, è tutto questo: un incontro fra tradizione e attualità. Buon Sant’Ambrogio a tutti!